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Le conifere

Le conifere sono alberi antichi, come dimostrano i fossili che risalgono circa a 280 milioni di anni fa. Si tratta di piante che caratterizzano i nostri paesaggi praticamente da sempre e che quindi in qualche modo fanno parte del nostro DNA. Le conifere tuttavia non crescono solo spontaneamente, soprattutto nelle regioni settentrionali del pianeta, ma possono anche venire piantate, in giardini, siepi e alcune specie anche in vaso, da mostrare sul terrazzo di casa.

Specie di conifere

Le conifere comprendono una vasta gamma di specie diverse (50 generi e circa 550 specie), ed alcune possono anche presentare caratteristiche differenti dalla maggior parte (come i ginepri e i tassi che producono bacche invece di pigne, o il pino marittimo e il cipresso che sono adatte a climi marittimi invece che montani). Ma, oltre al fatto di essere quasi tutte sempreverdi, c’è una caratteristica che accomuna ogni specie: la rusticità o versatilità. Le conifere infatti hanno sostanzialmente bisogno di poche cure, perché si adattano a tutte le stagioni, e ne esistono così tante da poter essere utilizzate in qualunque tipo di giardino.

Inoltre le conifere sono conosciute per il loro profumo: essenze e resina sono infatti prodotte in gran quantità dalle piante stesse per la propria protezione e diffondono una piacevole fragranza inconfondibile. E’ chiaro però che prima di acquistare una conifera per un certo tipo di giardino, occorre valutare se quella tipologia è adatta o adattabile a quel dato giardino e la caratteristica che più inciderà sulla scelta sarà l’altezza che la conifera potrà raggiungere negli anni; infatti relativamente alla sua crescita, la conifera potrebbe causare problemi all’altra vegetazione o agli edifici. A seconda quindi dell’altezza che possono raggiungere, le conifere sono solitamente suddivise in:

  • Nane
    crescono di circa 5-10 cm all’anno e in 15 anni non raggiungono il metro d’altezza; possono crescere in vasi e giardini rocciosi; sono piante molto preziose per decorare giardini e terrazzi, per delimitare sentieri o divisioni, per tappezzare le conifere più alte e per arricchire zone rocciose;
  • Medie
    crescono di circa 10-30 cm all’anno e in 15 anni possono raggiungere dall’1 ai 5 metri di altezza; sono adatte a giardini non più grandi di 100 metri quadri e alle siepi;
  • Grandi
    crescono più di 30 cm all’anno e in 15 anni possono raggiungere i 4-5 metri d’altezza; sono adatte a grandi giardini e parchi

Le conifere poi possono essere classificate secondo la forma che assume la loro chioma:

  • Tappezzanti
    sono conifere adatte appunto a tappezzare aree vuote o di accesso difficile nei giardini; alcune specie tappezzanti sono il Juniperus horizontalis, il Juniperus sabina, il Chamaecyparis pisifera, il Taxus baccata Repandens;
  • Globose
    sono conifere con chiome molto rigogliose e sono ideali ed eleganti per i vasi del terrazzo; alcune specie globose sono il Pinus silvestris “Globosa Viridis”, la Thuya orientalis “Compacta”, la Thuya occidentalis “Golden Globe”, la Cryptomeria japonica “Globosa Nana”;
  • A colonna
    sono conifere utilizzabili come siepi frangivento, poiché oltretutto sopportano bene la potatura; sono conifere a colonna le Thuye, i tassi e i cipressi, ma anche Chamaecyparis con foglie gialle e delle varietà Blue o Glauca, e Cryptomeria e Mecrobiota decussata, con la particolarità degli aghi violacei in inverno.

Ambienti ideali per le conifere

Le conifere si possono adattare quindi a qualunque tipo di ambiente esterno: terrazzi, giardini, prati, addirittura balconi. Le conifere nane infatti, adatte alla coltivazione in vaso, possono adornare molto bene anche ampi balconi, mentre sia le nane che le medie possono trovarsi bene in vaso su grandi terrazzi. Per le conifere grandi, le tappezzanti, le globose, quelle a colonna, giardini di medie e grandi dimensioni sono ideali: riempiono, colorano e danno carattere.

Attenzione a considerare soltanto un ulteriore elemento: il peso che la conifera e il relativo vaso potrà assumere una volta conclusa la crescita, se la sua locazione sarà un balcone o un terrazzo. Oltre all’altezza infatti, potrebbe essere un problema il peso complessivo, perché la soletta del balcone o del terrazzo potrebbe non reggerlo e provocare crepe o addirittura crolli. Informarsi quindi intanto di quanto peso può sostenere la nostra soletta e del peso a cui le conifere possono giungere, a seconda della specie che abbiamo di fronte.

Conifere famose

Tra le tante specie di conifere, ce ne sono alcune molto conosciute:

  • cipresso
    uno dei simboli vegetali dell’Italia, ha tronco diritto, a colonna, con rami eretti e vicini al tronco originati fin dalla base, che gli conferiscono la classica forma a candela;
  • pinus nigra o pino austriaco
    ha una forma larga e conica e i suoi aghi ricoprono tutto il fusto dei rami con un verde intenso; è resistentissimo al freddo;
  • pinus cembra
    ha dimensioni medie e un’altezza di circa 10 metri; le foglie verdi hanno luce e riflessi bianchi; sopporta freddo e altitudine
  • pinus pinea o pino dei pinoli
    ha la classica chioma a ombrello ed è tipico dei paesaggi mediterranei sul mare; ha aghi verdi e riuniti a gruppi di tre, e coni globosi e grandi;
  • cedro deodara o cedro dell’Himalaia
    è imponente e supera anche i 30 metri d’altezza; ha rami e parte finale del fusto penduli, con aghi verde chiaro;
  • picea pungens o glauca globosa
    è caratteristica per la forma a palla alta un metro e larga poco di più, con un fogliame dall’intensa sfumatura blu;
  • ginkgo biloba
    è un albero antico, con crescita lenta, ma che raggiunge anche i 30 metri d’altezza; ha foglie larghe e caduche con forma di ventaglio, e presenta affascinanti colori autunnali;
  • picea excelsa
    ossia l’albero di Natale, è un abete rosso che può raggiungere in pochi anni altezze considerevoli.

Quando piantarle

Per porre a dimora le conifere, è bene scegliere il periodo ad esse più favorevole:

  • La fine dell’autunno è un buon periodo, poiché le radici entrano in riposo vegetativo
  • L’inizio della primavera è un periodo altrettanto buono per piantare le conifere

Dove piantarle

Generalmente le conifere si adattano a qualunque tipo di terreno; tuttavia il terreno acido è ben accettato da tutte le specie, mentre il terreno calcareo è più adatto al pino mugo, alle thuye e al pino austriaco. È bene assicurare un ottimo drenaggio alle radici, in quanto le conifere soffrono terreni pesanti e umidi. Qualunque esposizione andrà bene per le conifere, tuttavia quelle a fogliame blu, argentato o giallo, riescono a mantenere più vivo il loro colore se esposte in pieno sole. Se le conifere sono sofferenti ancora prima di piantarle, occorre bagnare la zona di terra che ricopre le radici e continuare a bagnare la chioma per due giorni al riparo dal vento e all’ombra.

Solitamente gli aghi caduti ai piedi delle conifere, contribuiscono a rendere il terreno più acido e quindi migliore per la conifera stessa. Per questo l’erba ai piedi delle conifere non cresce. Se si desidera riempire i vuoti creati da questo fenomeno alla base delle conifere, si possono piantare dei tappezzanti come l’erica, la vinca, l’edera o la viola selvatica. Ma si possono anche sistemare in buche apposite vasi con piante acidofile, quali leucothoe, skimmie e azalee.

Come piantarle

Per piantare una conifera, occorre scavare una buca, larga dai 60 ai 100 cm e profonda dai 50 ai 70 cm, a seconda delle dimensioni della specie che si intende piantare. Inserire la pianta nella buca e riempire gli spazi vuoti con la terra di scavo oppure con del terriccio nuovo. Una volta ricoperti i vuoti, pressare un poco con il piede il terreno, per eliminare bolle d’aria eventualmente formatesi durante la messa a dimora. Innaffiare molto, con almeno 25-30 litri d’acqua, perché si completi l’assestamento del terreno.

Terreno ideale per le conifere

Il terreno adatto alla buona crescita delle conifere dovrebbe essere sempre ben concimato e soprattutto sciolto. Altrimenti terreni con substrati di minerali possono andar bene perché hanno una grande capacità di trattenimento dell’acqua. Per trattenere l’acqua in ogni caso si possono utilizzare ad esempio materiali isolanti, come granulato di polistirolo, lecca, o perlite. Un’altra alternativa è un terreno mescolato da soli per le conifere in vaso. Il terriccio deve essere così composto in parti uguali:

  • Un materiale isolante
  • Un composto di humus di corteccia e di sabba
  • Buon terreno da giardinaggio
  • Substrati già pronti da utilizzare per le piante in vaso, composti in prevalenza da torba.

Cura delle conifere

Curare una pianta significa svolgere diverse attività per mantenerla sana, rigogliosa e bella. Sostanzialmente sono tre le azioni da compiere per curare una pianta e sono:

  • Innaffiarla
  • Concimarla
  • Potarla

Ma queste azioni cambiano da una pianta all’altra, poiché ognuna ha caratteristiche a sé stanti.

irrigazione

In realtà la cura delle conifere è ridotta davvero al minimo. Per quanto riguarda l’innaffiatura, occorre irrigarle soltanto durante il primo anno dopo la messa a dimora, perché avvenga un attecchimento consono dell’apparato radicale. Durante il primo anno dunque, innaffiare la conifera ogni 2-3 giorni con 10-20 litri d’acqua, se in piena terra.

Dopo il primo anno, la conifera grazie alla sua rusticità, sarà in grado di soddisfare autonomamente le proprie necessità idriche e quindi non esigerà ulteriore irrigazione da parte nostra.

concimazione

Solitamente le conifere non necessitano di concimazione. Tuttavia, quando il terreno è particolarmente calcareo oppure la conifera forma una siepe e quindi viene potata di frequente, essa ha bisogno di un nutrimento ulteriore, sottoforma di fertilizzanti appositi per conifere, per rinvigorire e rinfoltire la chioma.

potatura

La potatura viene eseguita assai di rado con le conifere e praticamente soltanto per quelle utilizzate come siepi, in modo da far conservare loro una forma regolare, quando si tratta di varietà più disordinate di natura. Per tutte le conifere invece vale la regola per cui se in cima alla pianta si formano più punte, occorre tagliare alla base le punte meno vigorose, lasciandone una soltanto.

Problemi delle conifere

Se si spezza una punta

Può succedere a volte che la punta di una grande conifera si spezzi. In pericolo è soltanto l’aspetto estetico, che tuttavia ne risente in modo pesante. Per creare una punta nuova, occorre scegliere un ramo laterale, nei pressi del punto di rottura e fissarlo in senso verticale a un tutore di bambù. Successivamente bisogna solo attendere: nel giro di qualche anno la punta sarà lignificata e la conifera diventerà esteticamente di nuovo come prima.

Variazioni di colore e forma

In specie con fogliame di colore variegato può succedere che cresca un ramo soltanto verde, oppure può accadere che una pianta a portamento tappezzante produca un ramo ad andamento verticale. Occorre intervenire in questi casi recidendo alla base il ramo anomalo.

Malattie

Anche le conifere possono ammalarsi. Se il terreno non è particolarmente adatto e/o l’inquinamento ambientale è molto presente, le conifere si indeboliscono e divengono attaccabili da malattie, parassiti, funghi o insetti quali:

  • Marciume radicale da armillaria
  • Marciume basale
  • Cancri corticali e rameali
  • Disseccamento delle foglie
  • Afidi o distruttori del legno
  • Cocciniglie, o larve di lepidotteri
  • Acari

Esistono prodotti specifici per prevenire e/o curare tutte queste avversità che possono colpire la conifera.

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20 Comments

  • Antonella Cillo ha detto:

    Nel mio giardino è stato piantato, nel 1975, un albero di picea pungens o cedro deodara. L’albero è stato posto a 200mt dall’abitazione. La chioma si è molto sviluppata e l’albero ha raggiunto un’altezza considerevole. Le radici superficiali sviluppandosi hanno formato un rialzamento del terreno. Vorrei sapere se la sua presenza può arrecare danno alle fondazioni della casa, se può verificarsi un crollo dell’albero, e cosa conviene fare? E’ possibile avere una risposta da un esperto? Ritengo che l’articolo e l’argomento sia molto inressante.
    Cordialità.

  • Francesco ha detto:

    Salve
    vorrei piantare<in giardino dei pini per creare una siepe che arrivi almeno a quattro metri
    cosa mi consigliate? e dove li posso reperire?
    grazie

  • emanuela ha detto:

    Nel mio giardino sono presenti grandi alberi della varietà pino atlantica e pino glauco. Sul tronco ho notato che la corteccia presenta come lunghi tagli diagonali che poi si slabbrano. Al loro interno ho rilevato la presenza di insetti che sono lunghi all’ incirca dai 3 ai 4 millimetri, di forma ovaleggiante. Il colore è bianco giallognolo e su tutta la superfice sono presenti file di macchioline nere quasi rettangolari. Sta infestando il giardino e non so di che insetto si tratta e neppure cosa devo fare, mi potete aiutare? Ho anche una foto ma non so come inviarla. Crazie.

  • Luigi ha detto:

    Nel mio giardino ci sono 2 cedri molto grandi ed a ridosso della casa. Pensere i tagliare la cima fin sotto l’altezza del tetto, perchè gli aghi che perdono intasano continuamente gli scarichi. Le piante sono così rovinate? Altrimenti come posso risolvere il problema? Grazie e cordiali saluti.

  • guolo claudio ha detto:

    vorrei sapere se anche in casi come questi giorni che ci sono ondate di caldo africano le conifere si regolano lo stesso da sole (avendo loro 25/30 anni) o bisogna innaffiarle un pò.aggiungo che le mie piante sono tutte al sole!chiedo anche se va bene innaffiarle con acqua di pozzo artesiano?ringrazio anticipatamente per la disponibilità a rispondermi e saluti a tutti!

  • vittorio ha detto:

    Un mio amico che vive in zona montana mi ha regalato 2 pini,ma non so con precisione se si tratta di Pino austriaco o Pino Laricio..sono entrambi nati nel confine di casa sua..me li ha regalati…sono alti circa 1 metro e 50 ma li ho piantati in zona collinare( 250m dal livello del mare circa) nel mese di Maggio! Purtroppo dopo 2 mesi i pini,che già stavano germogliando, hanno seccato tutte le foglie e non so se mai si riprenderanno! Quando li ho piantati ho raccolto anche della terra di montagna ed avevo riempito le buche con la loro terra mischiata a quella collinare! Ho innaffiato quasi ogni giorno…mi sapete dire se ci sarà speranza che si riprendano o saranno destinati ad essere tolti? Grazie!!

  • Valentina ha detto:

    Ho una picea glauca conica di piccole dimensioni e ancora nel vaso poiche vivo in città nn posso piantarla. Negli ultimi giorni ci sono un sacco di aghi secchi e anche quelli nuovi stanno seccando.
    In un piccolo ramo gli aghi sono bianchi. Cosa devo fare?
    È malata ? Devo cambiare il vaso o mettere del concime?

  • Paolo ha detto:

    Vorrei piantare dei Cedrus Deodora in zona collinare a circa un Km dal mare (in linea retta) Sardegna meridionale…..
    Esposizione Sud / Sud-est…….
    Quali sono le possibilità di successo e quali dovrebbero essere le caratteristiche pedologiche ottimali!
    Grazie, Paolo

  • irene pullara ha detto:

    Ho un pino pinea di 60 anni che va perdendo le foglie mentre le rimanenti ingialliscono che cosa potrei fare ?

  • Roberto ha detto:

    Ho tre Cedro Deodara di 45 anni, dopo la potatura effettuata il 10.Marzo.2013, due di questi pini hanno cominciato ad ingiallire le chiome che erano state risparmiate dal taglio. Nell’arco di questi 45 anni i Cedri sono stati potati tre volte e sempre dallo stesso giardiniere, abbiamo verificato che non si tratta del ragnetto rosso, qualcuno sà dirmi cosa può essere successo e consigliarmi su come comportarmi? o dove informarmi?

  • Chantal ha detto:

    Salve,
    ho 2 pinetti in vaso ( sono della famiglia delle conifere nane credo..) Li ho dall’inizio della primavera.Adesso che inizia il freddo,sono in dubbio se ritirarli o tenerli fuori.Capisco che il pinetto x sua natura sia predisposto all’inverno,ma il mio dubbio è che forse, avendo solo pochi mesi, non sia sufficientemente resisitente.inoltre mi trovo in provincia di Torino e quì in inverno arriva anche a meno 10…Cosa mi consigliate? Grazie.

  • Teresa ha detto:

    Ciao ho un abete in vaso di circa 4metri…..si stanno seccando gli aghi all interno il resto dell albero e bello verde brillante…. Volevo sapere se è perché la luce non riesce più a filtrare e avrebbe bisogno di concime???? Grazie in anticipo se qualcuno riesce a rispondermi…..

    • Giovanni Lattanzi ha detto:

      Potrebbe essere carenza di acqua. Se è in casa, anche dovuta al caldo eccessivo.Se è fuori potrebbe essere una malattia. Lo faccia vedere da un giardiniere esperto.

  • roberto ha detto:

    Bg vorrei saper come mai una parte delle mie thuje occidenatali stanno soffrendo da circa un paio di anni. Dopo 6-7 anni di vita serana, ora si stanni seccando gli aghi e questo a zone. Premetto che sono piantate in fioriere di un terrazzo profonde 30-40cm e larghe uguali. Esposizione al sole e al cielo aperto. Dove abito io, a Bz, quest’ anno e’ piovuto tanto e ho spento l’irrigzione automatica pe non allagare le piante.Ho concimato due volte con quel concime a pallini bluastro e questo nel periodo di Aprile e meta’ Agosto come ho sempre fatto da anni.Se qualcuno mi puo’ dare qualche informazione utile ringrazio anticipatamente.

  • Miranda ha detto:

    Salve,il mio cedrus pendulo da quando produce delle pigne sta sempre svuotando i rami inferiori sta restando solo la cima producendo sempre piu pigne le premetto che si trova al mare e al sud Italia.come lo posso salvare come trattarlo.piantato da circa 15 anni .grazie,cordiali saluti.

  • Rosalia ha detto:

    Salve, avevo bisogno di un piccolo aiuto, tre anni fa mi è stato regalato una picea abies conica e con entusiasmo dopo averla messa in un vaso molto grande notavo che cresceva molto bene infatti da 60 cm. è arrivata ad oggi 1 metro. L’aiuto che chiedo e che la punta della mia picea, senza spiegazione ,in due settimane si è seccata almeno 7 cm. però continua nel resto della pianta a fare butti nuovi, sono confusa ,cosa succede alla pianta? Aspetto con ansia una risposta, grazie

  • Patrizia ha detto:

    Salve, io credo di avere un pino blu, mi piacerebbe farle vedere una foto per avere un suo parere. Come posso fare per inviarvela? Patrizia

  • Umberto ha detto:

    In zona collinare ho due cedri del Libano di 35 anni molto rigogliosi e alti. I cedri sono stati piantumati a tre metri dalla casa. Vorrei bloccare la crescita. Ciò può avvenire tagliando la cima? Grazie
    Umberto

  • francesca ha detto:

    Buongiorno!
    Davanti alla nostra abitazione, nel cortile di fronte sono presenti tre conifere, abeti suppongo ma non sono per nulla certa in quanto ignorante in materia.Ebbene, il primo metà secco era già stato potato quando ci siamo traferiti poco più di sei mesi fa, a fianco gli altri due stanno a poco a poco subendo la stessa fine.Secchi uno nella parte alta e l’altro nella parte centrale.Sono piuttosto alto.Quello più imponente arriva ad un terzo piano di condominio.Purtroppo non essendo di nostra propieta’ al momento non potrei fare nulla, ma se fosse possibile potrebbe indicarmi il tipo di patologia che potrebbero avere e come rimediare?
    Parassitarie non ne ho viste.
    Grazie della disponibilità e cordiali saluti

  • Maudo Serchia ha detto:

    Ho intenzione di fare una siepe che non raggiunga una altezza di mt 2,5 e dovrei piantarli al confine con il mio giardino in montagna.
    Vorrei sapere che tipo di siepe piantare (da considerare che stiamo in montagna amt 12000 slm
    a che distanza vanno piantate dal confine per non avere problemi con il vicinato?.

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