Esiste una specifica normativa che riguarda tutti quei collegamenti portanti che possiamo trovare in ponti, tettoie, ponteggi, coperture, travi; in particolare si tratta della norma EN 1090-2, che si applica per la predisposizione di strutture progettate secondo le Norme Tecniche per le Costruzioni del 2018.
Cosa sono i bulloni strutturali
La bulloneria strutturale ad alta resistenza può essere suddivisa in alcune categorie, che comprendono strutture di giunzione diverse tra di loro. In tutti i casi i bulloni strutturali sono costituiti da viti meccaniche a testa esagonale e da dadi e rondelle.
I bulloni strutturali non a precarico, indicati con l’acronimo SB, sono utilizzati nei collegamenti a taglio; i bulloni strutturali a precarico, indicati con l’acronimo HV o HR sono conosciuti anche come bulloni ad alta resistenza che sono utilizzati per fissaggi ad attrito. L’elevata tenuta di questo tipo di fissaggi permette di utilizzarli in edifici e strutture che possono subire vibrazioni o che sono a rischio sismico. I bulloni HV possono essere usati proficuamente anche in punti di giunzione a taglio.
Come si utilizzano
Nel fissaggio e nella scelta dei bulloni strutturali è quindi necessario considerare il tipo di punto di giunzione che si deve realizzare e le forze che sono in gioco. Il professionista deve essere in grado, già in fase di progetto, di comprendere quale sia la soluzione migliore da sfruttare in ogni specifica giunzione. In seguito dovrà seguire in modo pedissequo le normative vigenti, che sono particolarmente specifiche. È infatti necessario in queste situazioni garantire la massima sicurezza del punto di giunzione e del suo serraggio: un bullone che non “tiene” può compromettere la resistenza dell’intera struttura. Le norme precisano sia le situazioni in cui utilizzare specifiche tipologie di bulloni, sia la necessità che viti e bulloni siano prodotti seguendo regole ISO precise e circostanziate; queste precisano le medesime caratteristiche anche per le rondelle. Quando si utilizzano questo tipo di bulloni è quindi essenziale verificare per ogni unità impiegata che sia munita delle necessarie certificazioni.
Di cosa sono fatti
Visto che questi assiemi sono utilizzati in strutture solitamente in acciaio, dal peso importante e che sono sollecitate da forze esterne significative, anche i bulloni devono offrire una buona resistenza. Per questo motivo sono solitamente viti, dadi e rondelle in acciaio, prodotti secondo le direttive precisate per ogni singolo componente dell’assieme. L’acciaio può essere zincato o cromato, a seconda dei casi; questo tipo di trattamento permette di migliorare la tenuta alle intemperie, soprattutto all’umidità. Per ogni singolo elemento utilizzato è importante verificare la classe di resistenza dell’acciaio impiegato per la sua produzione. È importante notare che le norme precisano tutti questi elementi, così come il tipo di serraggio che si deve ottenere nella predisposizione di strutture portanti chiuse con bulloni strutturali. Per quanto riguarda i bulloni SB questi devono essere serrati in modo che tutte le parti risultino a stretto contatto; per i bulloni HV invece le regole precisano la forza che si deve generare nel gambo per ottenere un corretto serraggio.
Cosa dicono le normative
La norma che si è poco sopra citata riguarda non solo la bulloneria strutturale, ma tutte le regole che si devono seguire nella progettazione e realizzazione di strutture in acciaio in edilizia pesante. Questo indipendentemente dall’utilizzo che si farà in seguito della singola struttura, delle sue dimensioni e della sua forma. Va ricordato che da alcuni anni è obbligatorio che tutte le strutture edili in acciaio seguano tale direttiva, che è stata pubblicata inizialmente nel 2011 e ha ricevuto importanti aggiornamenti nel corso del 2018. La EN 1090-2 precisa le caratteristiche che devono possedere le strutture in acciaio, così come quali siano gli elementi costruttivi da utilizzare. Entra quindi nel merito della bulloneria strutturale, ma anche di tutto ciò che riguarda barre metalliche, profilati e altri elementi; così come specifica le lavorazioni che si possono eseguire durante la lavorazione degli stessi. Quindi azioni come l’assemblaggio di alcune parti, la foratura delle barre o la modellatura devono essere effettuate seguendo le indicazioni presenti nella norma, che va ricordato è lo specifico riferimento tecnico della UNI EN 1090-1.